Poesie di Rosanna Di Iorio
HA LA FIGURA DI UN’ALA GENTILE
(Covid19-Novembre 2020) Ha la figura di un’ala gentile, il sole quest’oggi nel cielo. Vuole contenere in un sol battito il cuore del mondo sbalordito da un’inabile pena. Il male sfida ancora i nostri passi, la notte ruba il sonno fino al canto del gallo; a tradimento è ritornato il frutto che Caino insinuò, quella mattina di febbraio, un senso d’impotenza, un dolore di cuore lacerato. Il dubbio, la paura si sono aperti ancora ad una cieca stupida obbedienza. Dicevano alcuni che il male era vinto ma quasi nessuno se n’era avveduto. Neanche quella madre che ha smarrito il respiro della figlia e ora vacilla pei vicoli come una piuma e si è impigliata nel mio cuore, leggera, come alla deriva. Era arrivato in un’eco silente, nel pianto soffocato dietro porte chiuse, nell’ora in cui si percepiva l’annuncio di una Nuova Apocalisse, profetizzando un altro doloroso viaggio nella santa Gerusalemme dove la pietra dell’orto ha segnato ancora una volta il triste Calvario. Ma quanto tempo ci vorrà a riunire le croci, le minuscole briciole di anime finché sui muri depressi, sciupati rifioriranno preghiere. L’umiltà dell’insieme per cogliere di Speranza una dolce brezza che ci conforti il respiro. |
E’ SCESA INESORABILE LA NOTTE
(Covid19-febbraio 2020) Avevano rinchiuso la finestra perché non si vedesse mascherare in nero i camion e di mille lente formiche la statica strada del crepuscolo. Ma la ragazza magra come un filo vide e capì che gli uomini hanno pena delle loro illusioni. E pianse piano, lacrime avvilite abbracciando un dolore universale, inchiodata a quei morti senza tregua balzando ad ogni suono di sirena. Mentre lassù l’assedio di un mutato ardito sole confondeva ogni senso. Sulla terra stampata sopra foglie di stelle non abbiamo imparato - da quattromila anni - a sentirci fratelli. Il cielo è stellato, qui tutto tace. E’ scesa inesorabile la notte. |