POESIE DI ROSA CHIRICOSTA
La strana primavera 2020
Tiepida s’è fatta a’aria al mattino Azzurro intenso E più brillante intorno A schiere volano gli uccelli in cielo Colorano i rami gemme nuove Coprono i prati bianche margherite E come sempre da milioni di anni Si sveglia la Natura a primavera E stupisce i viandanti di ogni tempo Che si aprono alla vita che ritorna Ma quest’anno s’aggira un’aria cupa Che offusca lo splendore del mattino Rattristando anche il canto degli uccelli Si chinano le cime con le gemme Perplesse anche le bianche margherite Non le sfiorano le dita dei bambini Chiusi sono i cancelli dei giardini Triste atmosfera mai veduta prima Pesa sull’anima angoscia abissale Per tante vite d’un tratto sparite Senza un abbraccio e neppure un saluto Da chi le amava e che hanno amato tanto Benedette le bare senza messe Con solo un preghiera da lontano. Si cerca di cantare dai balconi Perché non ci si può tener per mano Ma ci attraversa tutti un gran timore Di non più rivedere l’atmosfera Lieta e gioiosa della primavera Quella di sempre che fatta di niente Viva abbiamo nel cuore e nella mente. La mostra sospesa
Strane figure fluttuanti nell’aria Per una mostra d’arte Di ragnatele gigantesche e reti Metafore del Cosmo Che metafisica l’interazione D’ogni forma di vita mostri in chiaro Audace s’apre e limpido il messaggio Che un’Era nuova nasca oltre le antiche Aerocene il nome Dove deve trovare l’uomo il ruolo In armonia con l’Universo intero Che gli gira d’intorno Insieme a tutti gli esseri viventi Legati insieme a rete. Nuovo Rinascimento Rinasce l’uomo in armonia col Cosmo E regge nella rete che lo avvolge “ Aracnomantiche “ le nuove carte Anch’esse nella mostra Si unisce antico e nuovo In sintonia quasi interconnessione Del passato che lega nel presente Anche il futuro andando oltre il confine Dell’altra dimensione Si narra nella mostra Di pianeti sospesi E più sospesa ancor d’ogni altra cosa La vita degli uomini nel Cosmo Se si rompe l’equilibrio pur perfetto Fra tutte le creature Che respirano nell’aria Se le riscalda il sole Se stanno tra di loro in armonia. Le fluttuanti strutture immense Si fanno allora specchio della vita Nel nostro Terzo Millennio ora incerta In connessione tutte le creature In fragile equilibrio Può rompersi un ‘istante Sottile tela fragile di un ragno . |
Avvisaglie
Tante avvisaglie non sono bastate A farci capire che nessun confine Si potrà più frapporre tra gli umani Dopo che hanno costruito strade e ponti Imparato a diffondere messaggi Da un capo all’altro della nostra terra Sono andati perfino sulla luna E sanno calcolare ogni distanza Tra le stelle i satelliti e i pianeti Per scoprire che basta un imprevisto Come avveniva in tempi avanti Cristo Nel Medioevo oppure nel Seicento In altri secoli e in ogni altro tempo A far sparire tutte le certezze E farci sentire naufraghi erranti Tra le onde che spumeggiano tempesta Senza sapere quando all’orizzonte Spunterà nuovamente il ciel sereno. La Nike sulla prua le ha affrontate Le onde che affondarono la nave Ma venne sopraffatta poi dall’onde Per esser ritrovata mutilata. Vinse sul tempo ed ora svetta alata A ricordarci che si può affiorare Dalle profondità anche abissali E ritornare su in cima alla nave Per affrontare nuovamente il mare. |