L’ultima solitudine
di Pietro Catalano
Il silenzio è una stanza bianca,
ombre chiare che guardano
dentro l’oblò dove dimora
la mia mente, non dormo
per paura di non svegliarmi
- la luce dei neon confonde
le ore del giorno e della notte -
la mia lotta è restare legato
a ricordi e speranze della giovinezza.
Stasera ho visto sguardi
che cercavano i miei occhi,
un cenno leggero del capo
e il gesto della mano bianca di lattice
è stato l’ultimo atto d’amore.
Avrei voluto una carezza sulla pelle,
sentire il calore delle mani,
gli occhi oltre la mascherina
m’hanno parlato dolcemente
e sussurrato il saluto del commiato:
il silenzio adesso è compagno
della solitudine, respiro dell’assenza.
di Pietro Catalano
Il silenzio è una stanza bianca,
ombre chiare che guardano
dentro l’oblò dove dimora
la mia mente, non dormo
per paura di non svegliarmi
- la luce dei neon confonde
le ore del giorno e della notte -
la mia lotta è restare legato
a ricordi e speranze della giovinezza.
Stasera ho visto sguardi
che cercavano i miei occhi,
un cenno leggero del capo
e il gesto della mano bianca di lattice
è stato l’ultimo atto d’amore.
Avrei voluto una carezza sulla pelle,
sentire il calore delle mani,
gli occhi oltre la mascherina
m’hanno parlato dolcemente
e sussurrato il saluto del commiato:
il silenzio adesso è compagno
della solitudine, respiro dell’assenza.