Lirica di Mario Sodi
Caro Carmelo,
io non ho altra sensibilità
che la mia fede nella Vita Eterna
poiché credo in Gesù morto e risorto,
nell’attesa mai triste ma vivendo
il tempo che mi è dato come un dono.
Nell’ora del mio tragico dolore
Laura mi dettò in sogno parole
d’Infinito che ancora qui balbetto,
sempre più lieto, ché per poco - credo -
io sarò separato dal suo abbraccio.
Stanotte sciolgo Su di te in sogno Il tuo spirito
fra le stelle dell’Orsa ho pianto le parole dalla carne strappato
la tua collana fra noi mai dette. germina vita
Il capo sulla veste si fa fiore e foresta.
mi hai tenuto materna. Mia terra senza fine.
Nubedirosa E’ una bambina E’ solo un balbettare
accarezzo nel cielo la notte che mi accoglie il mio, delle alte parole
i tuoi capelli. nel labirinto, che mi versi nel sonno
apre la porta stretta e che l’alba dilegua.
e con me scioglie il filo. E sempre temo
vano orgoglio di me,
oltre il mistero
del tuo Fuoco.
Caro Carmelo,
io non ho altra sensibilità
che la mia fede nella Vita Eterna
poiché credo in Gesù morto e risorto,
nell’attesa mai triste ma vivendo
il tempo che mi è dato come un dono.
Nell’ora del mio tragico dolore
Laura mi dettò in sogno parole
d’Infinito che ancora qui balbetto,
sempre più lieto, ché per poco - credo -
io sarò separato dal suo abbraccio.
Stanotte sciolgo Su di te in sogno Il tuo spirito
fra le stelle dell’Orsa ho pianto le parole dalla carne strappato
la tua collana fra noi mai dette. germina vita
Il capo sulla veste si fa fiore e foresta.
mi hai tenuto materna. Mia terra senza fine.
Nubedirosa E’ una bambina E’ solo un balbettare
accarezzo nel cielo la notte che mi accoglie il mio, delle alte parole
i tuoi capelli. nel labirinto, che mi versi nel sonno
apre la porta stretta e che l’alba dilegua.
e con me scioglie il filo. E sempre temo
vano orgoglio di me,
oltre il mistero
del tuo Fuoco.