POESIE DI LAURA CECCHETTI
GEORGE FLOYD
I can’t breath lamenta George, l’afroamericano, con l’ultimo soffio di vita mentre il ginocchio preme sulla gola e non può respirare Mario nell’urlo delle sirene sotto il cielo di Bergamo, neppure Jean Pierre in terra di Francia, né Liang nella Cina lontana. Un virus nuovo li uccide, nemico sconosciuto che dà brividi di febbre, soffoca, ma George muore per mano di Caino, fratello bianco infettato dal virus antico del razzismo. Chi più crudele? |
TUTTO QUESTO SILENZIO
Tutto questo silenzio nelle strade, questo vuoto così stridente con il sole di primavera, mentre si colora d’infiorescenze la collina e volano più liberi gli uccelli, tutto questo silenzio entra dentro di noi chiusi nelle case, prigionieri della paura, estranei alla rinascita della terra. Ci parla interroga inquieta. Attende che rinnoviamo l’anima. E noi restiamo in silenzio. |