POESIE DI MARIA GRAZIA COIANIZ
Covid 19
13 maggio 2020 I gesti consueti in dimensione nuova diversa quasi aliena, i guanti di lattice a bloccare lo scivolare docile del volante gli occhiali appannati dal respiro oppresso. Strano anche il contorno pochi disciplinati veicoli e il silenzio irreale in un’ora di punta. Ci scopriamo educati, gentili – prego, passi pure – non calche, non spinte non abbozzati insulti, dietro la mascherina ben protetto un disarmato sorriso, negli occhi – impossibile celarla – tanta voglia dell’ “altro”. |
Covid 19
5 agosto 2020 Questi giorni tutti all’ombra di domande si consumano rapidi come fiammiferi bruciano le dita e i mesi e ancora siamo a chiederci cosa abbiamo fatto nello spreco di stagioni che mai più riavremo. |
Covid 19
18 novembre 2020 Senza guardare il calendario o il susino spoglio oggi potrei pensare a una primavera pentita del mancato regolare incontro che tiepida si ripropone sperando di farsi perdonare, usa una lucentezza d’erba e di cielo quasi abbagliante impropria e inconsueta nell’autunnale mestizia. Questo appuntamento fasullo gioca con le nostre speranze con l’incurabile bisogno di cedere alle illusioni convinti che si trasformino in radiose certezze. Restiamo così incantati appoggiati al davanzale come storni in attesa sui tetti pronti a spiccare il volo volutamente ignorando l’inesplorato oceano da attraversare. Maria Grazia Coianiz |