Giusy Frisina dalla raccolta edita
“Sul confine – Nel tempo-non tempo della pandemia”(Blu diPrussia 2019)
“Sul confine – Nel tempo-non tempo della pandemia”(Blu diPrussia 2019)
GLI ALTRI SIAMO NOI STESSI
Strani giorni di marzo Tra nuvole protese al cielo vuoto E gl’inquieti timori che attraversano Le vie semideserte. Alberi stanchi sospesi Sui neri rifugi dei tetti Nell’irreale attesa di un’apocalisse annunciata - Incommensurabili pause Tra un silenzio e una sirena Gelo nei piedi e sonno E tanta voglia di rimanere avvolti Inutilmente nelle coperte fredde Vago il ricordo di una notte insonne Di amore e non amore (Pure bello non essere più soli) Chiuse le porte dei musei Non dei supermercati - E sembra assurdo solamente a pochi - Ironia della sorte ogni prevenzione Se non il bunker antiatomico - Tanto la peste avanza indisturbata Ed altro non sappiamo come sempre Se non quel che raccontano Cassandre improvvisate sugli schermi Di tante cose dette o non dette. Vera però la consapevolezza: Ciò che era lontano – nel tempo o nello spazio – Ora si fa irrimediabilmente vicino. Forse non è la morte Ma quale vita resta – se mai vita era questa - Se non quella del pensiero E la certezza Che gli altri siamo noi stessi? |
L'ORA DEI PENSIERI INCONTAMINATI
Adoro il mare Ma anche i porti hanno il loro fascino Per non parlare dei fari Potessi starei in quarantena in un faro A guardare per ore l'orizzonte steso Sui flutti blu dei desideri! Ma importante è avere un porto Per quanto malsicuro l'attracco Se l'anima che vi abita Vorrebbe sciogliere i nodi... Ma non ci riusciva neanche prima Quando poteva salpare Quando restava in attesa Chi sa di che o chi sa di chi. Ma ora è l'ora davvero Di stringere le funi... Ora basta far viaggiare I pensieri incontaminati |