SI RISVEGLIA LA PASSIONE PER LE VETTE
di Gilberto Antonioli
Travolta da proclami di tempesta
rimbalza il tuono fra una carica dei suoni,
e mentre sbriciola il disegno dell’azzurro
invoca l’anima distese di silenzio.
Affacciata su terrazze altalenanti
nel grigiore che s’oscura della valle,
si risveglia la passione per le vette
della preghiera che fa eco sui ricordi.
Ma frammenti dell’incenso che profuma
da turiboli di grazie e di richieste,
si disfanno nell’ordito della nebbia
foglie d’estasi che il sacro ha suscitato.
Ormai svelata la scomparsa dell’incerto,
si dispiega la parola nell’immenso,
si riscopre il valore della luce
che dischiude le frontiere all’infinito.
La tempesta è un segnale di tormento
ma il silenzio non si piega e invade i cuori.
di Gilberto Antonioli
Travolta da proclami di tempesta
rimbalza il tuono fra una carica dei suoni,
e mentre sbriciola il disegno dell’azzurro
invoca l’anima distese di silenzio.
Affacciata su terrazze altalenanti
nel grigiore che s’oscura della valle,
si risveglia la passione per le vette
della preghiera che fa eco sui ricordi.
Ma frammenti dell’incenso che profuma
da turiboli di grazie e di richieste,
si disfanno nell’ordito della nebbia
foglie d’estasi che il sacro ha suscitato.
Ormai svelata la scomparsa dell’incerto,
si dispiega la parola nell’immenso,
si riscopre il valore della luce
che dischiude le frontiere all’infinito.
La tempesta è un segnale di tormento
ma il silenzio non si piega e invade i cuori.