Poesie di Gianna Patrese
All’Italia che Soffre
In sogno travagliato ora vivi Patria Mia e di speranza è tuo risveglio agognato. Dai monti al mare con fatale falce invisibile sei martoriata e sollievo di respiro, lontano appare. In tuo soccorso schiere d’Angeli deposte han le ali per indossare bianchi camici e uniformi e a sera da lacrime e fatica i volti son segnati. Italia bella e solare che d’ogni flagello ora piangi nell’ora più triste fiero arde il tuo animo latino in slancio di sacrificio e generosità e dai balconi in fiore con canti e balli spontanei paure sai esorcizzare. Italia, madre addolorata, in gramaglia a Primavera vesti per onorare tanti figli persi, in concento di solidarietà ti stringi e pur il mio verso, anche se mesto, al coro dei poeti per Te Italia amata in preghiera silenziosa oggi s’unisce. |
Prigioniera senza Catene
( Tempo di Lockdown ) Di tempo incerto sono prigioniera e da capricciosa sua altalena cullata. S’agita fra scogli il bianco mio velo che in volo di colomba su cuspide rocciosa s’impiglia. Oh genio creativo ! del fuoco tuo faville donami per spezzare invisibili catene. Greve è la mia voce che in smarrito canto per cielo perso pretesa ha di numerare le stelle. Nell’attesa… chiusa fra pareti di prigione sfumano sogni di libertà, mentre fuori fioriscono le rose e suono straziante di sirena s’ode. |