Oltre la siepe buia dei pensieri
di Carla Baroni
Oltre la siepe buia dei pensieri
si attestano le stelle dei tuoi cieli.
Dai vetri colorati dei tuoi muri
un angelo guerriero ora discende
la spada sguainata, una corona
di fiamme lo circonda ed il suo raggio
va sopra la mia ombra ad infierire.
Lo so che Tu di nuovo mi respingi
nell'irrequieto tribolìo del giorno
senza che la tua via, se c'è una via
al transito bambino mi riporti
di un'anima macchiata da un peccato
non suo, impresso quale marchio
perché ci allontanassimo da Te.
Forse è sospeso a soglia di silenzio
quel nome che m'imposero in un rito
che non comprendo, non capisco come
quell'acqua benedetta sul mio capo
m'abbia lavato, reso bianca e pura
se non ero partecipe, se ancora
non mi accorgevo d'ogni cosa intorno
nel mio vagire forte e disperato
al liquido e gelido contatto.
Ti respingevo ed ora mi respingi
molecola segnata già nell'attimo
in cui con il mio pianto inconsapevole
all'altrui volontà mi ribellavo.
O se ci sei davvero, se tua figlia
son come tutti gli altri del Creato
fa che di nuovo sgorghino le lacrime
dal ciglio asciutto, che novello fonte
scaturito dall'anima indurita
mi lavi e mi battezzi adesso che
vago nel limbo privo d'una guida.
Carla Baroni
di Carla Baroni
Oltre la siepe buia dei pensieri
si attestano le stelle dei tuoi cieli.
Dai vetri colorati dei tuoi muri
un angelo guerriero ora discende
la spada sguainata, una corona
di fiamme lo circonda ed il suo raggio
va sopra la mia ombra ad infierire.
Lo so che Tu di nuovo mi respingi
nell'irrequieto tribolìo del giorno
senza che la tua via, se c'è una via
al transito bambino mi riporti
di un'anima macchiata da un peccato
non suo, impresso quale marchio
perché ci allontanassimo da Te.
Forse è sospeso a soglia di silenzio
quel nome che m'imposero in un rito
che non comprendo, non capisco come
quell'acqua benedetta sul mio capo
m'abbia lavato, reso bianca e pura
se non ero partecipe, se ancora
non mi accorgevo d'ogni cosa intorno
nel mio vagire forte e disperato
al liquido e gelido contatto.
Ti respingevo ed ora mi respingi
molecola segnata già nell'attimo
in cui con il mio pianto inconsapevole
all'altrui volontà mi ribellavo.
O se ci sei davvero, se tua figlia
son come tutti gli altri del Creato
fa che di nuovo sgorghino le lacrime
dal ciglio asciutto, che novello fonte
scaturito dall'anima indurita
mi lavi e mi battezzi adesso che
vago nel limbo privo d'una guida.
Carla Baroni